A settembre 2018 la Lega diffonde e promuove gli spray al peperoncino, panacea contro stupri e violenze carnali (a sentir loro) ma più che altro efficace per aumentare il fatturato delle armerie. Alcuni fra i modelli più diffusi, come quello al centro nella foto, hanno quel colore rosa shocking o fucsia che contraddistingue spesso i prodotti per l’igiene femminile. La legge dei grandi numeri sentenzia che è solo questione di tempo prima che qualcuna faccia confusione.
Più che per gli scopi per cui viene propagandato, stando a quanto si legge in giro lo spray è ottimo per ripianare le divergenze di coppia (e incidentalmente provocare il panico in un centro commerciale), per alleggerire gli spettatori di un concerto di collanine e orpelli vari e per ripulire abitazioni private dalle suppellettili preziose in eccesso. Il tutto limitandosi alla cronaca degli ultimi venti, trenta giorni. Tempo fa a Torino invece lo spruzzino piccante è servito per l’evacuazione di un condominio intero con annesso arrivo dei pompieri, per il sicuro divertimento di tutti i bambini. Sempre a Torino il 3 giugno 2017 uno di questi arnesi, sempre usato per ripulire le tasche del prossimo, ha seminato il panico in una piazza piena di gente. Nella fuga ci furono un morto e più di mille feriti.
La Lega riunisce un elettorato di casi umani stupidi e cattivi e una rappresentanza prontissima ad assecondarne le istanze, anche e soprattutto contro ogni logica e contro ogni buon senso.