Alessandro Maja, architetto milanese fra concepts, chef, food blogger, general contractors e family massacre

Maja Group è un atelier di progettazione che opera in Italia e all’estero.
Fornisce un supporto a 360° per la progettazione di spazi commerciali nel “Food&Beverage”: dall’idea del nuovo concept alle relative strategie di marketing, alla realizzazione dello spazio architettonico, allo start up iniziale e consulenza di gestione.
Fulcro e fondatore è Alessandro Maja, milanese di nascita, cresciuto tra i Caffè milanesi, maturando un’esperienza pluriennale nella progettazione degli stessi. Vulcanico di idee, originali e stravaganti, ma concrete e funzionali!
La realizzazione dei nuovi concepts avviene in simbiosi con validi consulenti, tra i quali Chef, food-Blogger, Consulenti grafici e di Comunicazione, General Contractor, e Consulenti legali di Diritto industriale, così da tutelarne l’immagine coordinata.
Sono state ideate e realizzate soluzioni progettuali in Milano, Sicilia, Spagna, Olanda, Venezuela, intervenendo anche nella realizzazione di alcuni spazi all’interno dell’ Aeroporto Intercontinentale di Malpensa, nonché di uno spazio all’interno della Stazione Ferrovie Nord Cadorna di Milano.
In questo contesto è maturato l’ultimo e più radicale result oriented concept di Alessandro Maja: il family massacre project.
Portato a termine secondo le metodologie just in time dello hammer handling e dello skull smashing, il concept ha avuto il suo coronamento in un self-immolation attempt concluso da una rapida law enforcement op.

Queste cose erano scritte su majagroup.it, un sito che il 4 maggio 2022 è stranamente stato messo “in aggiornamento”.
Nessun problema: archive.org non perdona, e ci ha permesso di recuperare tutto il testo e di riproporlo qui.
Le ultime righe in corsivo sono nostre.

Davide Fontana, un bancario calmo e razionale.

Eravamo quattro amici al bar
Che volevano cambiare il mondo
Destinati a qualche cosa in più
Che a una donna ed un impiego in banca…

Uno dei quattro amici si chiama stavolta Davide Fontana e non bastandogli un impiego in banca si è anche messo con una donna.
Elegante nell’abbigliamento come ci si aspetta che sia uno che lavora in banca, Davide Fontana ama i cibi raffinati e i ristoranti costosi, com’è giusto che faccia uno che lavora in banca.
Nel sito di cibi raffinati e di ristoranti costosi che ha aperto insieme a ragazze giovani e dai gusti all’altezza della sua considerazione si definisce così:

Nato a Milano in Aprile, ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Amo la cucina a 360°, mi diletto ai fornelli provando e riprovando ricette tradizionali e non, cercando spunti e ispirazione dai migliori chef. La creatività la ricerco nei ristoranti che frequento, sono sensibile al fascino di un piatto che riesca ad abbinare bellezza visiva ad un gusto sorprendente.
Appassionato di tecnologia e fotografia, questo progetto nasce con l’ambizione di coniugare tutte le mie passioni, fonderle insieme e cercare (e ricercare) novità e sperimentazioni food.

Nel marzo 2022 è venuto fuori che Davide Fontana con calma razionalità, testardaggine e determinazione, ha raggiunto l’obiettivo di uccidere Carol Maltesi, la donna con cui aveva una relazione. Prima l’ha uccisa, poi l’ha tenuta per almeno un mese in un congelatore (senz’altro in omaggio al fascino, alla bellezza visiva e ai gusti sorprendenti) e poi l’ha fatta a pezzi.
Pezzi che si è premurato di gettare in una scarpata in Val Camonica.
Poi è tornato a casa e ha continuato a “lavorare” in banca.
E a mettere in rete belle foto di cose buone da mangiare.

Chissà gli altri tre amici del bar che cosa ne pensano.

Omar Confalonieri – Confalonieri Real Estate, agente immobiliare in Milano. Ué figa.

Questo è il signor Omar Confalonieri.
Fra la Milano da bere e la generazione apericena si è fatto strada nella vita operando nello estate (nel senso che è un tipo da spiaggia) business.
E le donne le doveva immergere nelle benzodiazepine altrimenti non batteva chiodo.
Scoprirà presto che in via Filangieri -Milano, posizione centrale- hanno discreti monolocali con angolo cottura che desteranno sicuramente il suo interesse di immobiliarista. Arredamento minimale, acqua corrente, per la clientela maggiormente qualificata sono previste sistemazioni singole.
…No, la cravatta, con la cintura e le stringhe dei mocassini firmati, gli chiederanno di lasciarle al guardaroba durante la selection at the door.
Non si vuole che gli ospiti si rechino anzitempo in altra sede.

Milano: giovanissimo pavese in carcere per colpa di un immigrato e di un handicappato!

In questi tempi di crisi economica e di crisi sociale di cui gli immigrati sono protagonisti assoluti nel male e nel male, è ovvio che la squisita sensibilità dei giovani esca sconvolta e li porti a compiere atti anche gravi, ma sempre e solo perché provocati.
Pensa di essere nato a Pavia.
Sì, a Pavia: quella delle emozioni uniche nel loro albergo a ore.
Pensa di essere nato a Pavia e di avere vent’anni.
Ovvio che te ne allontani un tantino, anche perché nell’albergo a ore le “Camere a tema, docce con pareti trasparenti in camera ed in alcune anche con vasche idromassaggio, parcheggio ed ingresso privati” costano cinquantaquattro euro.
Quindi vai a Milano, e siccome non hai un soldo in tasca vai a ciondolare come un insaccato al Parco Nord insieme ad altri buoni a nulla come te, anche loro senza un soldo in tasca.
Mentre siete lì che non fate nulla come al solito, un ragazzino cinque anni più piccolo vi guarda.
Era quello che ci voleva per far prendere vita alla giornata: se uno vuole menare le mani o prende il pretesto del “mi ha guardato” o la vecchia scusa della sigaretta rifiutata, ma quella oggi funziona meno perché a fumare sono sempre in meno.
Quindi schiaffeggi il ragazzino -disabile, verrà fuori poi- e lo rincorri per un pezzo, finendo praticamente per ammazzarlo di botte.
Solo che la gente non si fa mai gli affari suoi, il mondo gronda telecamere e in capo a quindici giorni vengono a Pavia (passando sicuramente accanto all’albergo a ore) e ti schiodano dalla cameretta e dalla playstation o dalla musica trap o dal resto delle cose brutte ma inutili che sono la vita di tanti ventenni inutili ma violenti e violenti ma stupidi.
Prima di venire a portarti via come un extracomunitario zingaro qualsiasi, però, hanno dato una guardata ai tuoi precedenti e hanno passato tutto il malloppo a quelli dei giornali. E viene fuori che non sei solo specializzato nel picchiare gli handicappati come nella canzone degli Skiantos, ma che hai iniziato la carriera picchiando ragazzini extracomunitari in quel di Monza.
Un virgulto di virtù patria, davvero. Animato da una tale passione per le angherie da affrontare trasferte che nemmeno un pendolare.
Peccato per quella brutta uscita di scena, che sei partito con la spavalderia di un killer della mafia colombiana e in capo a due minuti ti è crollata tutta la recita e ti sei messo a piangere come un fallito qualsiasi.